COMUNICATI







Cinquant'anni di impegno culturale e civile dell'Istituto Internazionale di Studi Europei "Antonio Rosmini"

1-Cenni storici e notizie sull'attività dell'Istituto
2-Elenco dei Presidenti, dei Direttori, dei Segretari e degli Economi dell'Istituto
3-Elenco dei convegni internazionali e delle tavole rotonde (*) organizzati
4-Collana degli atti dell'Istituto
5-Elenco degli attuali (2003) soci dell'Istituto
6-Le finalità
7-Gli equivoci dell'Istituto
8-Conclusione

Nessuno può legittimamente ritenere che gli equivoci e persino gli errori che sono stati prospettati all'interno dell'Istituto siano equivoci ed errori dell'Istituto. E ciò non per stabilire una distinzione, se non una separazione, tra attività dei suoi membri e attività dell'istituzione ma per una ragione molto più semplice : l'Istituto è stato sempre "aperto" a un costruttivo confronto e, perciò, ha sollecitato contributi anche da chi non condivide (o non condivide fino in fondo) le sue finalità. La dialettica che si è sviluppata ha consentito un confronto con le scuole di pensiero diverse e su problemi perennemente attuali, spesso persino decisivi. Le questioni trattate sono state di alto livello, poiché si è sempre cercato di andare alle ragioni ultime, quelle che, pur non chiudendo la ricerca e il dibattito, dicono la verità delle "cose" ; verità di cui ha bisogno l'uomo e l'Europa particolarmente nel nostro tempo. E la verità, ancorchè vada continuamente cercata e continuamente approfondita, è sempre nuova e sempre attuale, perché è perenne.
L'insistenza posta sulla "questione della persona" e sulla "questione Europa" è testimonianza e documentazione di un servigio reso dall'Istituto all'uomo e alla società, da quella locale a quella internazionale, poichè questi due problemi reiteratamente posti al centro dell'attenzione di studiosi di alto prestigio, rappresentano la scommessa del futuro ; un futuro che non si giuoca esclusivamente - come molti erroneamente credono - sul "mercato", anche se questo è "comune" ed "europeo" ma sull'identificazione delle caratteristiche essenziali della comunità politica e sulla conseguente opzione delle condizioni dell'essere autenticamente civili e profondamente europei.


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